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COVID-19: IL MINISTERO DELLA SALUTE SPIEGA QUANTO RESISTE IL VIRUS SULLE SUPERFICI

Quanto a lungo il Coronavirus può resistere una volta che entra in contatto con le superfici?

A distanza di quasi un anno dall’inizio della pandemia, il Ministero della Salute offre nuove delucidazioni in merito al tempo di permanenza del COVID-19, così da ridurre le possibilità di contrarre o propagare l’infezione attraverso il contatto diretto ravvicinato con il virus.

Secondo quanto emerso dai rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità, sapere esattamente quanto il virus resiste sulle superfici è essenziale per garantire la giusta frequenza delle operazioni di sanificazione.

Essenzialmente, scopriamo che il Coronavirus sopravvive per tempi diversi a seconda del materiale su cui si posa.

Più nello specifico si parla di:

  • 30 minuti sulla carta
  • 24 ore sui tessuti
  • 24 ore sul cartone
  • 24 ore sul legno
  • 48 ore sulle banconote
  • 48 ore sul vetro
  • 4 giorni sulla plastica
  • 4 giorni sull’acciaio inox
  • Fino a 4 giorni su mascherine chirurgiche con strato interno
  • Fino a 7 giorni sulle mascherine chirurgiche con strato esterno

Quest’ultimo dato è particolarmente interessante, poiché i primi rapporti dell’Istituto Superiore della Sanità indicavano che il tempo di permanenza del COVID-19 su queste superfici non potesse superare i quattro giorni.

Quest’ultimo dato è particolarmente interessante, poiché i primi rapporti dell’Istituto Superiore della Sanità indicavano che il tempo di permanenza del COVID-19 su queste superfici non potesse superare i quattro giorni.

Secondo il documento “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamentopubblicato lo scorso maggio dal Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19 in collaborazione, tra gli altri, con il Ministero della Salute, il virus SARS-CoV-2 sembrerebbe essere più stabile su superfici lisce, così come estremamente stabile in un ampio intervallo di valori di pH da 3 a10 e a temperatura ambiente di circa 20°C).

È importante notare che le superfici sulle quali il virus sembra avere minor “presa” sono il rame e il cartone, dove è stato osservato un abbattimento completo dell’infettività del COVID-19 dopo tempi molto limitati: 4 ore per il rame e 24 ore per il cartone.

Gli imballaggi più richiesti ai tempi del Covid-19

A supporto di quanto sopra indicato, proprio per l’importanza della sicurezza, evitando contaminazioni, si è potuto osservare che tra gli imballaggi più richiesti troviamo le scatole in cartone e imballaggi postali  (21%) versatili per tutte le esigenze, oltre ai sacchetti in plastica con chiusura a pressione (+23%) scelti nella maggior parte dei casi dalle farmacie perché adatti alla spedizione di medicinali ed infine materiale per riempimento e spedizione per spedizioni sicure (+25%).

Coronavirus: quali sono i principi attivi per la disinfezione delle superfici

Sempre in accordo con il report pubblicato dall’Istituto Superiore della Sanità, è poi importante sapere che gli organismi nazionali e internazionali forniscono alcune importanti indicazioni in merito ai principi attivi da utilizzare per la disinfezione delle superfici.

Tali prodotti e principi attivi possono cambiare a seconda del tipo di materiale da trattare, proprio in considerazione dei diversi tempi di permanenza del COVID-19 e della sua tendenza a sopravvivere meglio su alcune superfici rispetto ad altre.

  • Per le superfici in pietra, in metallo o in vetro: detergente neutro e disinfettante virucida – sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato virucida
  • Per le superfici in legno: detergente neutro e disinfettante virucida (contro i virus) a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benzalconio; DDAC)
  • Per i servizi: pulizia con detergente e disinfezione con disinfettante a base di sodio ipoclorito almeno allo 0.1% sodio ipoclorito
  • Per i materiali tessili come cotone o lino: lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato; in alternativa: lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato

L’ISS non esclude l’efficacia di prodotti autorizzati e caratterizzati da concentrazioni inferiori di etanolo, e suggerisce dunque di utilizzare i diversi prodotti disinfettanti per superfici autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico-chirurgici.

Per avere un quadro completo in merito alla capacità di sopravvivenza del Coronavirus al contatto con diversi materiali è possibile prendere visione della sezione “Superfici e Igiene” inclusa nella sezione dedicata al COVID-19 sul sito web del Ministero della Salute.