Aumento del contributo CONAI plastica: un’imposizione orientata alla sostenibilità
A partire dal 1° luglio 2023 il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI), ha deliberato un aumento significativo sul contributo che le imprese devono versare per la gestione degli imballaggi in plastica.
Questa decisione è frutto dell’impegno mosso a sostegno e promozione della sostenibilità ambientale, una sorta di incoraggiamento alla riduzione, al riciclaggio e al corretto smaltimento degli imballaggi. L’aumento rappresenta di per sé anche un modo per far fronte all’incremento dei costi associati alla gestione dei packaging plastici, inclusi quelli connessi alla loro bonifica. Quanto raccolto contribuirà inoltre alla creazione di un fondo per investire in nuove tecnologie e infrastrutture per migliorare l’attuale sistema di riciclaggio.
A quanto ammonta l’aumento? Questo varia in funzione del gruppo e della fascia di appartenenza. Quelle coinvolte saranno:
- A1.2, imballaggi rigidi e flessibili con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza gestiti in circuiti “commercio e industria”. Si passerà da 60 €/t a 90 €/t dal 1° luglio 2023.
- A2, imballaggi flessibili con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza da “commercio e industria”, ma significativamente presenti in raccolta differenziata urbana. Si passerà da 150 €/t a 220 €/t dal 1° luglio 2023.
- B2.2, altri imballaggi selezionabili/riciclabili da “circuito domestico” e/o “commercio e industria”. Si passerà da 410 €/t a 477 €/t dal 1° luglio 2023.
Un aumento significativo che rende la carta e il cartone l’alternativa più vantaggiosa
In questo contesto carta e cartone diventano l’alternativa migliore per contenere i costi ed evitare gli aumenti per quanto possibile. Senza contare che l’impiego di questi materiali assicurerà il massimo in termini di sostenibilità ambientale.
La crescita del contributo graverà sulle tasche delle aziende, in particolare per la fascia A1.2 si parla di un aumento di 30 €/t, per la A2 di 70 €/t e per la B2.2 di 67 €/t. Questo si ripercuoterà inevitabilmente sul consumatore il quale potrebbe essere portato a individuare alternative più economiche, magari frutto di scelte produttive più sostenibili.
La nostra realtà, forte dell’impegno derivante da anni di pratica nel settore, è in grado di aiutare chi desidera ridurre e limitare l’impiego di plastiche in favore di alternative in carta e cartone. Se anche tu desideri evolvere in questi termini e risparmiare, noi possiamo aiutarti. Come? Contattaci per soluzioni personalizzate!